Noi mamme che affianchiamo i nostri figli nei compiti, vorremmo che imparare fosse semplice. Vogliamo aiutare i nostri ragazzi e rendere più leggere le loro difficoltà. Siamo alla continua ricerca del Sacro Graal dell’apprendimento per noi e per i nostri figli.
Uno dei nostri errori è quello di volere che i nostri ragazzi imparino come lo facciamo noi. Purtroppo non è così semplice, perché ognuno di noi apprende a modo suo.
Gli stili di apprendimento sono diversi: come ho raccontato QUI, e si rifanno ai nostri sensi. Quindi abbiamo chi impara più facilmente utilizzando la vista (stile visivo verbale e non verbale), chi l’udito (stile uditivo) e chi il tatto (stile cinestetico).
Osservando i nostri bambini e partendo dagli stili di apprendimento possiamo già aiutarli utilizzando supporti diversi dal solo libro: racconti, video, prove pratiche, mappe concettuali e tutto quello che riusciamo ad individuare e congeniale ai nostri figli.
I bambini però si differenziano anche per quando riguarda gli stili cognitivi cioè il modo in cui ciascuno di noi elabora l’informazione che ha ricevuto e quindi le strategie che utilizziamo in modo continuativo.
Andiamo a vedere quali sono e quale si adatta ai nostri figli.
che stile!
Gli stili sono tanti e noi apprendiamo con un mix di questi:
- Sistematico: i ragazzi che hanno uno stile sistematico procedono a piccoli passi e considerano attentamente tutti gli elementi che hanno a disposizione. Praticamente prima di iniziare un gioco leggono con attenzione tutte le istruzioni
- Intuitivo: l’esatto contrario del sistematico. Qui il bambino si muove in modo intuitivo e lavora su ipotesi per trovare in fretta le conferme. In sostanza di fronte a un gioco, dà una veloce occhiata da cui immagina già il risultato finale e si mette all’opera
- Globale: qui si preferisce vedere la visione generale. Quando deve osservare su un’immagine la guarda nell’insieme
- Analitico: qui si preferisce soffermarsi sui dettagli. Quando deve osservare un’immagine la controlla nei dettagli
- Impulsivo: facile e ci riconosco molto mio figlio che tende a dare la risposta senza aver ben riflettuto
- Riflessivo: qui invece il ragazzo valuta attentamente la situazione sotto tutti i suoi aspetti e poi risponde (il tempo della risposta è più lento)
- Verbale: i ragazzi prediligono attività in cui possono esprimersi verbalmente (l’interrogazione)
- Visuale: i ragazzi prediligono invece schemi o figure (immagini mentali)
- Autonomo/creativo: questi ragazzi individuano da soli nuove possibilità o soluzioni
- Dipendente dal campo: questi ragazzi invece subiscono di più le pressioni e i condizionamenti anche interpersonali
Non esiste uno stile esclusivo, ma ognuno di noi ha una combinazione irripetibile. Io posso individuare nel mio figlio maggiore un mix tra:
- globale
- impulsivo
- verbale
- dipendente dal campo
per cui con lui non scendo mai troppo nei dettagli, lo faccio ripetere ad alta voce in modo che abbia un discorso fluido e soprattutto limiti le sciocchezze che può dire visto che parla prima di pensare.
Il piccino invece è decisamente più
- analitico
- riflessivo
- verbale
- dipendente dal campo
E’ un bambino un po’ ansioso, ma molto preciso e ragiona parecchio prima di rispondere. La conseguenza è che i suoi tempi di risposta sono piuttosto lenti e non sempre riesce a completare tutta la verifica. Avendo però una predisposizione per il verbale, ripetendo ad alta voce riesce a compensare abbastanza bene durante le interrogazioni.
E tuo figlio? Prova ad individuare anche tu gli stili cognitivi del tuo ragazzo: sarà più semplice trova il metodo di studio perfetto per lui!
E tu? Hai mai osservato tuo figlio sotto questo aspetto? Fammelo sapere nei commenti qui o sulla mia pagina facebook!