Il genitore allenatore

genitore allenatoreSpesso mi ritrovo a parlare con altre mamme e a dire:”quando andavo a scuola io, mia madre non mi ha mai aiutata“. Ci confrontiamo e realizziamo che in effetti, in questo sistema scolastico, i ragazzi hanno bisogno di molto più appoggio nei compiti a casa rispetto a qualche decennio fa.

Come già detto in questo articolo i compiti sono dei figli e non dei genitori: sono i ragazzi che devono verificare se quanto hanno ascoltato in classe è stato effettivamente capito e sono sempre loro che devono integrare il percorso iniziato a scuola potenziando le loro abilità.

Ok i compiti sono dei ragazzi, ma se li lasciamo troppo da soli non riescono a svolgerli… come la mettiamo? Qual è il nostro ruolo di genitori?

Mi rifaccio nuovamente al testo di Gianluca Daffi, Missione Compiti, dove si parla chiaramente del genitore allenatore.

Mi piace molto questo ruolo, tanto che la mia newsletter l’ho proprio chiamata Tips for Trainers (suggerimenti per gli allenatori).

Il nostro ruolo è quello di sostenere e non quello di fare i compiti al posto di nostro figlio, anche se questi ha delle difficoltà. Anzi, soprattutto se ha delle difficoltà. Non potrà mai acquisire delle competenze se non si mette in gioco lui stesso.training learning

Possiamo sostenere i nostri ragazzi in tre modi:

  • meno ansia. Eh lo so! il momento dei compiti è proprio quello che ci salire l’ansia e lo stress. Soprattutto sulle materie che per i nostri ragazzi sono più ostiche. Quest’ansia infatti la trasmettiamo ai ragazzi e questo sicuramente non aiuta il bambino. Cerchiamo invece di fare un respiro profondo, pensare che quel pomeriggio andrà tutto bene, partire positivi (ma per davvero!!!) e poi guidare nostro figlio suggerendogli strategie e spronandolo a provare da solo,
  • più attività. E qui torno a ribadire il concetto che stando fermi non si va da nessuna parte (toh! ho scoperto l’acqua calda) e che l’azione da parte nostra è fondamentale. Dobbiamo  incuriosire i nostri bambini verso quello che hanno intorno, spiegare loro come funzionano le cose (com’è che schiacci un pulsante e si accende la luce, perché siamo attaccati alla terra).  Più sono curiosi più imparano e più aumenta la loro voglia di imparare
  • più interesse. Nostro compito è quello di spingere i ragazzi verso l’autonomia. Devono aver sempre meno bisogno del nostro supporto per fare i compiti, ma, non dobbiamo confondere autonomia con disinteresse. E’ importante far capire che per noi i compiti che sta svolgendo sono importanti. Il lavoro fatto a scuola è importante e io, voglio assolutamente vederlo perché sono interessata. Non dobbiamo fare i loro compiti, ma sapere quali hanno sì. Dobbiamo dedicare un minuto al giorno a leggere il diario, per sapere quali attività sono previste per i nostri ragazzi. Se trasmettiamo la sensazione che quello che hanno da fare non è importante per noi, per quale motivo dovrebbe essere importante per loro?

Il nostro ruolo di genitore e di educatore quindi è questo: sostenere e infondere fiducia. Mica poco, ti pare? Ne parliamo ancora giovedì 13 durante la diretta delle 14.00!

Ti aspetto!