Come iniziare i compiti con lo spirito giusto

rito caffè studio

La parte più difficile è sempre la partenza.

Iniziare i compiti felici come se andassimo a una festa forse è pretendere un po’ troppo, ma almeno con la giusta disposizione d’animo si può.

Affinché tutto sia più semplice, ovviamente, il momento dei compiti deve iniziare (per quanto possibile) sempre più o meno alla stessa ora. Ora che Nicola arriva alcuni giorni alle 13.30 ed altri alle 14.30 comincia un’ora dopo che è arrivato: mangia, si rilassa una mezz’oretta e poi via!.

Per chiudere l’attività che tuo figlio sta facendo e occuparsi dei compiti si può  creare un piccolo rito di passaggio che sancisca l’inizio dello studio.

Non pensare che stia parlando di candele accese, recitazione di giaculatorie o di particolari posizioni yoga… parlo solo di creare un segnale che dia il via a quel momento e dia il giusto input.

Tutti noi seguiamo dei riti, anche se non li chiamiamo così: per esempio, io mi alzo al mattino e faccio una serie di azioni in sequenza: accendo la tv su Rainews24, scaldo e sorseggio un bicchiere di acqua e accendo la macchinetta del caffè. Buona cosa è che nessuno mi parli. Dopo aver bevuto la mia acqua, allora la giornata parte: preparo la ciotola per la micia (che nel frattempo è arrivata e ha iniziato a miagolare) controllo le cartelle, inserisco la merenda eccetera.

Quando arrivavo in ufficio, invece, salutavo i colleghi, accendevo il pc, mi bevevo un sorso d’acqua, controllavo la posta e poi partivo.

Sono abitudini che assumiamo. Se per qualche motivo queste azioni in sequenza vengono interrotte (mi sveglio in ritardo e non bevo l’acqua o arrivavo in ufficio e mi chiamavano in riunione prima che avessi il tempo anche solo di sedermi) ho l’impressione che la giornata già cominci storta.

Tu devi aiutare tuo figlio a creare una serie di azioni che, ripetute sempre, lo mettano nello stato d’animo giusto per chiudere con quello che stava facendo e iniziare con i compiti.

Può essere anche solo sedersi e bere un bicchiere d’acqua o un succo di frutta, ma ripetendolo tutti i giorni, dopo pochissimo diventerà un’abitudine irrinunciabile che darà il via ai compiti con il giusto mood.

Non dev’essere qualcosa di fuori dalla norma, ma una sequenza, tipo: sedersi, mangiare un cioccolatino, raccontare una barzelletta (ridere fa sempre bene) e poi partire.

La cosa importante è che sia fatto sempre, che diventi un rito piacevole che tuo figlio associ al momento dello studio.

Ci avevi mai pensato? Prova e poi fammi sapere cosa ne pensi nei commenti o sulla mia pagina FB e noi ci risentiamo al prossimo articolo che uscirà l’11 novembre!