p.d.p. ricetta. Ovvero: strumenti compensativi e misure dispensative

strumenti compensativiSappiamo che il P.D.P e il P.E.I. sono due documenti fondamentali per l’apprendimento e il successo formativo dei ragazzi con bes.

Il pdp viene predisposto obbligatoriamente per i ragazzi diagnosticati come dsa, ma può essere redatto anche per ragazzi che abbiano altre tipologie di difficoltà (adhd, borderline, difficoltà socio economiche) anche solo temporanee.

Il pei, invece, viene redatto per gli alunni che usufruiscono della legge 104/92

Entrambi i documenti, comunque, contengono le strategie necessarie per compensare le difficoltà di apprendimento.

Le misure compensative

Cosa sono? La parola compensare significa: controbilanciare ristabilendo un rapporto di equilibrio o di parità, equilibrare.

Fin da qui capiamo che queste misure non sono un regalo, una facilitazione o un vantaggio. Servono semplicemente a bilanciare una situazione di svantaggio di uno studente rispetto ad un altro.

Se un ragazzo, rispetto ad un altro, legge il 30% più lentamente, automaticamente metterà il 30% di tempo in più a leggere un brano rispetto ad un altro.  Dargli questo 30% di tempo in più o ridurre la verifica del 30% significa riequilibrare semplicemente la bilancia.

Cosa butto in pentola?

Le misure compensative sono di diverso tipo, alcune fisiche come le  smart pen per la registrazione delle lezioni o gli impugnatori per facilitare la corretta posizione della mano; altre più didattiche come trasformare un compito di lettura in uno di ascolto oppure dividere una verifica in pezzi.

Lo specialista che ha effettuato la diagnosi, gli insegnanti (la loro osservazione è fondamentale perché hanno il polso della situazione e le competenze)  e la famiglia, devono collaborare per trovare le giuste strategie affinché nostro figlio compensi le sue specifiche difficoltà.

Qui sotto elenco alcune misure compensative, ma ce ne sono davvero tantissime a seconda di ciò che si deve bilanciare:

  • fornire la lettura ad alta voce del testo da parte dell’insegnante e delle consegne degli esercizi anche durante le
    verifiche;
  • utilizzare un carattere del testo per le verifiche ingrandito (preferibilmente arial 12-14)
  • utilizzare formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di apprendimento elaborate dall’insegnante o meglio dall’alunno come supporto durante compiti e verifiche (se ti serve un aiuto scarica Le mappe del tesoro)
  • utilizzare tabelle delle unità di misure, formulari, tavole di matematica, tabelle di simboli, formule chimiche, elaborate dall’insegnante o dall’alunno come supporto durante compiti e verifiche;
  • scrivere i compiti e le verifiche con i relativi argomenti sul registro di classe/elettronico per agevolare la gestione dello studente del proprio diario;
  • utilizzare computer con programma di videoscrittura con il correttore ortografico
  • utilizzare il vocabolario digitale

Misure dispensative

Il pdp può prevedere anche l’esonero dello studente da alcune attività che non sono così essenziali ai fini dell’apprendimento come: evitare la lettura ad alta voce, la copiatura dalla lavagna, l’uso di tutti i caratteri grafici o dispensare dalle verifiche scritte della lingua straniera.

STIAMO ATTENTE MAMME: DISPENSARE NON SEMPRE E’ UN VANTAGGIO PERCHÈ NOSTRO FIGLIO, IN QUESTO MODO, NON SVILUPPERÀ DETERMINATE COMPETENZE 

Non esiste solo scuola, esiste la vita. Un ragazzo che non legge mai ad alta voce a scuola, potrebbe poi trovarsi nella situazione di dover  leggere qualcosa di fronte a un pubblico e trovarsi in serissime difficoltà (dispensalo a scuola se lo ritieni necessario, ma fallo comunque allenare a casa)

Tra le misure dispensative, mi soffermo un attimo su quella più delicata: la dispensa dalle verifiche della lingua straniera o addirittura l’esonero della lingua straniera scritta.

Innanzitutto dev’essere  lo specialista che ha redatto la diagnosi ad indicare tra le misure dispensative questa in particolare. Se è  inidicata, allora tuo figlio può essere esentato dalle valutazioni scritte, sia durante l’anno scolastico che durante gli esami di Stato (prevedendo una prova orale).

In casi molto gravi in base al DL 62/17 art. 11 c. 13 è previsto addirittura l’esonero completo della lingua straniera. Il ragazzo esonerato interamente dalla lingua riceve ugualmente il diploma di terza media sostenendo prove differenziate.

Questo è previsto solo per il primo ciclo di studi. Ne caso dell’esame della scuola secondaria, invece, l’esonero comporta solo un “attestato di credito formativo” e non il diploma. In questo caso l’unico titolo di studio valido per lo studente (per inserirsi socialmente e lavorativamente) sarà il diploma di terza media anche se ha frequentato tutti i 5 anni con profitto!!

Certo nell’ottica della scuola inclusiva come quella descritta nella circolare 1143 (ne ho parlato bene nella diretta di giovedì 13 settembre), è compito del docente cercare di andare oltre, utilizzando una didattica che coinvolga l’intera classe (al di là dei bisogni di un singolo) diminuendo il carico cognitivo utilizzando anche metodologie che permettano di raggiungere diversi i diversi stili cognitivi.

Bisogna approfittare di questi mesi di preparazione del pdp per individuare quali sono le reali necessità del nostro babybes e assicurarsi che vengano inserite nel pdp.

Ne parliamo ancora? Sì, dai!

ti aspetto GIOVEDI’ 20 IN DIRETTA SULLA PAGINA FB DI STRATEGIE BES!