Come motivare il tuo bambino a leggere

Non tutti i bambini amano leggere. Si tratta una cosa perfettamente comprensibile: leggere può essere faticoso e molti di loro pensano che non sia un’attività particolarmente divertente.bimba che legge

Noi però insistiamo affinché leggano perché pensiamo che, in questo modo, scriveranno anche meglio. In realtà non è proprio così: leggere molto non aiuta a correggere gli errori di ortografia o a fare temi più belli, però è un’attività fondamentale perché aumenta il nostro patrimonio lessicale. La lettura ci arricchisce di parole nuove, parole che possiamo usare per esprimere con precisione i nostri pensieri e le nostre emozioni.

Senza le parole non è possibile definire un pensiero e renderlo comprensibile agli altri. Leggere, inoltre, ci aiuta a creare uno stile personale nella scrittura e ad esprimere sinteticamente ed efficacemente i concetti che vogliamo esporre.

Come possiamo allora stimolare i nostri figli a leggere di più? Partiamo da cosa non fare!

Cosa evitare

  • Non drammatizzare. Se tuo figlio si rifiuta categoricamente di leggere non insistere. Accettalo. La lettura, come abbiamo detto sopra, apporta molti vantaggi, ma se un bambino non legge, non succede niente. Esistono anche lettori che si appassionano in età adulta.
  • Non insistere. Se gli ricordi continuamente che deve leggere, che non legge abbastanza, che se leggesse di più saprebbe esprimersi con una migliore proprietà di linguaggio, eccetera, l’unica cosa che otterrai sarà quella di peggiorare la situazione e tuo figlio vedrà la lettura come qualcosa di negativo.
  • Non fare paragoni. Far notare a tuo figlio che, a differenza del fratello o di un altro compagno, lui legge poco è assolutamente controproducente. Non lo incoraggi a migliore, piuttosto vai a danneggiagli l’autostima e a farlo sentire inferiore.

Cosa si può farebimbi che leggono

Partiamo dal concetto che la lettura non può e non deve essere obbligatoria. L’amore per i libri deve nascere da dentro e il bambino dev’essere consapevole che non è un compito, ma una bella attività da fare nei momenti liberi.

E’ una bella sfida, perché si tratta di spingerli ad aprire un libro invece di accendere la TV o un videogioco. Però qualcosa si può tentare.

  • Lascia che scelga. Concordo che i fumetti o i libri di barzellette non siano esattamente il materiale di lettura che vorresti vedergli in mano, ma bisogna riconoscere che possono essere efficaci nel motivare tuo figlio alla lettura. Possono sorprenderci e sorprendersi nel leggere qualcosa che li interessa davvero. Questa tipologia di testi poi, li aiuta a comprendere il modo in cui gli eventi si verificano e come si svolgono le storie. Aiutano ad arricchire il vocabolario e sono la prova concreta che un libro può essere attraente. In seguito potrai incoraggiarlo verso altri tipi di letture che abbiano un contenuto più diversificato e interessante. Potresti partire dai suoi hobby e dai suoi interessi: la biografia di un cantante, una rivista sui videogiochi, un libro sul calcio.
  • Non formalizzarti. Libro o rivista, cartaceo o digitale non importa. A volte gli ebook possono aiutare il bambino a superare la resistenza che ha nei confronti della lettura perché sono uno strumento più vicino a lui (sono nativi digitali, non dimentichiamolo). Se tuo figlio è interessato a un libro, qualunque sia il suo formato, può aiutarlo a stabilire collegamenti tra la storia che sta leggendo e la sua vita. Cerca piuttosto di coinvolgerlo in conversazioni che lo aiutino a sviluppare l’amore per la lettura.
  • Circondalo di libri. Se vuoi che legga, devi fare in modo che abbia gli strumenti per farlo. Sfrutta le ricorrenze per fargli regalare qualche libro da tenere nella sua camera. All’inizio non li guarderà, ma entreranno a far parte della suo quotidianità. Se hai lo spazio, l’ideale sarebbe proprio quello di creare vicino ai libri, un angolo lettura, magari con dei cuscini colorati o una poltroncina. Non dimenticarti mai della biblioteca. Tutte le biblioteche hanno spazi appositi per accogliere i bambini. Potete andare una volta a settimana e curiosare, magari leggere qualcosa proprio lì.
  • Sii un modello. Non ce n’è: dare l’esempio è senza dubbio la forma di educazione più importante. Se tuo figlio ti vedrà assorta nella lettura non potrò non domandarsi (o domandarti) cosa ci sia di così affascinante.
  • Stabilisci un orario. Ribadisco che non deve essere un obbligo, ma puoi stabilire una regola: prima dei videogiochi, o dei cartoni, si legge il capitolo di un libro. All’inizio potete farlo insieme, magari leggi solo tu, o leggete una pagina a testa. Diventerà un’abitudine, il momento della lettura ed entrerà nella normale amministrazione della giornata.

E i dsa?

Non dimentichiamo che ci sono bambini che non amano leggere perché le parole scritte sono un ostacolo quasi insormontabile. Non mi riferisco solo a ragazzi diagnosticati dsa, ma anche a tutti coloro che hanno difficoltà visive. Tieni presente che se tuo figlio proprio non vuole saperne di leggere, potrebbe esserci un problema oggettivo.

Però il lessico può aumentare anche ascoltando! Per lui leggere è troppo faticoso e demotivante? Leggi tu ad alta voce oppure prova a proporre gli audiolibri, potreste ascoltarli insieme. Esiste anche la app Audible da installare sui dispositivi mobili!

Anche in questo caso, sfrutta le ricorrenze e costruiscigli una piccola biblioteca digitale.

Io sono una lettrice entusiasta ed appassionata e cerco di trovare nuove vie per approcciare i miei bambini alla lettura, ma non bisogna mai dimenticare i Diritti del lettore di Pennac, tra cui c’è anche il diritto di saltare le pagine, spizzicare e chiudere un libro se è noioso!diritti lettore