Natale: tempo di bilanci

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Mancano pochissime ore a Natale e finalmente i ragazzi sono a casa da scuola e si possono riposare.

A questo punto dell’anno, secondo me, è importante fare un bilancio per vedere a che punto siamo arrivati con la scuola. E con siamo, intendo i miei figli ed io.

A settembre abbiamo affrontato due inizi: Nicola la scuola superiore e Lorenzo la secondaria di primo grado. Compagni nuovi, scuola nuova, professori nuovi e soprattutto un grado di difficoltà in più.

Ho messo insieme tutte le strategie che conoscevo e consolidato quelle che già applicavo e ora posso dire con gioia (e una certa emozione) che ce l’abbiamo fatta!

Per i ragazzi come Nicola i cambiamenti di abitudini e di luoghi creano sempre un certo disagio. Lui ha iniziato a prendere l’autobus per andare a scuola, ha scoperto una scuola nuova, ha fatto lo sforzo di integrarsi (beh… questa è una parola grossa) con i compagni e poi ha studiato tanto. I risultati non sono mancati.

La cosa più importante di tutte, però, è stato che, per la prima volta, Nicola si è trovato con ragazzi che hanno i suoi stessi interessi, che mettono nello studio il suo stesso impegno, curiosi ed interessati. Penso che finalmente non si senta più completamente un pesce fuor d’acqua, ma parte di un gruppo (beh… senza esagerare!!)

E Lorenzo? Scherzando dico che me l’hanno sostituito: ora ho un bambino che esce di casa felice, rientra felice e canta tutto il giorno. Beh, forse ingigantisco un po’, però sono convinta che ci fosse davvero bisogno di questo cambio: la scuola elementare cominciava a stare stretta.

Lo vedo crescere di giorno in giorno, aumentare la sua rete di amici e sviluppare i suoi talenti. Grazie alle sue capacità e alle strategie applicate durante i 5 anni della scuola primaria si è reso quasi subito autonomo nello studio pur dovendo rapportarsi con tanti professori diversi con metodologie differenti e materie mai viste.

Ora una pausa e poi la “discesa” fino a giugno. Considero la seconda parte dell’anno come una discesa, non perché sarà una passeggiata, ma perché, secondo me, il peggio è passato: oramai si sono ambientati, hanno preso le misure con scuola, materie e compagni, quindi tante paure sono superate e rimane “solo” lo studio.

Se le cose non fossero andate così, però, questa pausa è quella che permette di riflettere e prendere decisioni, anche drastiche, per rimettere i ragazzi in carreggiata.

Io sono molto stanca (come i miei ragazzi), ma soddisfatta. Spero che tu possa dire altrettanto! Mi piacerebbe se tu mi raccontassi com’è andato questo inizio d’anno scolastico per te: scrivimelo qui sotto o sulla pagina fb di Strategie Bes!

Adesso non mi resta che farti tanti auguri per questo Santo Natale 2019. Ti auguro tanta tranquillità, una giornata tutta per te e l’affetto di tutti i tuoi cari.

Un abbraccio: ci vediamo (sentiamo? leggiamo?) nel 2020!