Come scegliere il centro estivo per i ragazzi con bes

L’estate si avvicina e ormai è ora di pensare a come sistemare i ragazzi durante il periodo estivo.

Chi lavora non può prescindere da una soluzione che si occupi di far divertire i ragazzi e che faccia fare loro anche i compiti. Le due settimane di ferie si ha piacere di passarle serenamente senza dover pensare agli odiati compiti.

Anche chi ha la possibilità di occuparsi personalmente dei propri ragazzi o ha la disponibilità dei nonni, in realtà, potrebbe voler usufruire delle proposte che offrono i diversi centri estivi per regalare ai propri figli un’alternativa più divertente rispetto al parco giochi.

Chi vive in una città, normalmente ha più possibilità di scegliere: oltre alle proposte comunali, ci sono molti doposcuola, centri sportivi, summer camp, parchi avventura che offrono programmi interessanti.

Per chi vive in un paese più piccolo la scelta è indubbiamente più limitata, ma si possono verificare le proposte delle località vicine, di qualche azienda agricola o maneggio.

Noi genitori di bambini con difficoltà però, siamo sempre pieni di dubbi e ci facciamo molte domande: sarà adatto per mio figlio? Riusciranno a gestirlo? Riuscirà a farsi degli amici? Come si comporteranno gli animatori se si arrabbierà e perderà il controllo? Lo aiuteranno come si deve nei compiti? Rispetteranno i suoi tempi?

Analizzare le opzioni

La prima cosa da fare è quella di verificare con tuo figlio le varie possibilità per individuare, innanzitutto, cosa piacerebbe fare al bambino. Ama gli sport?, è bravo nelle lingue?, preferisce i giochi tradizionali? Visto che già durante tutto l’anno i ragazzi sono sommersi da richieste di ogni tipo, cerchiamo di fare in modo che, almeno in estate, siano gli altri ad adattarsi alle sue esigenze e necessità.

Valutate anche soluzioni di nicchia: piscine, maneggi, tiro con l’arco, corsi di artigianato. L’estate può essere l’occasione per potenziare la sua autostima inserendolo in un contesto in cui possano emergere i suoi punti di forza migliorando il comportamento e aumentando le sue abilità sociali.

Un altro aspetto, da non sottovalutare, è la preparazione degli animatori nell’aiutare i bambini nei compiti. Sappiamo che per i nostri bambini questo è un argomento delicato, per cui è fondamentale che gli operatori del centro estivo sappiano affrontare le varie difficoltà e usino le giuste strategie.

Verificare di persona

Quando andate a iscrivere il vostro bambino, portatevelo dietro: vedere gli spazi, conoscere gli ambienti e il responsabile può calmare l’ansia di trovarsi in un posto nuovo tra sconosciuti. Anche avere un’idea di come si svolgerà la giornata può essere molto d’aiuto per i ragazzi più ansiosi.

Fate tranquillamente tutte le domande che ritenete necessarie e parlate con il responsabile perché abbia ben coscienza delle difficoltà che potrebbe trovare tuo figlio.

Ecco alcune domande che potreste fare:

  • Cosa sanno gli operatori delle difficoltà specifiche del bambino?
  • Ci saranno altri ragazzi con difficoltà simili?
  • Quanti saranno i bambini? E quale sarà il rapporto operatore-bambini?
  • Che età hanno gli animatori? Qual è la loro formazione?
  • Le attività previste creano esperienze inclusive per tutti?

L’ideale è trovare una soluzione che corrisponda ai tuoi obiettivi e agli interessi del bambino. Il campo estivo non dev’essere solo un’estensione della scuola, ma un posto diverso con una vasta gamma di attività che lui normalmente non fa. Un luogo che lo diverta, che lo formi e gli costruisca nuovi abilità.