L’idea che abbiamo di noi stessi influisce sui nostri comportamenti e sui risultati di ciò che facciamo molto più di quando immaginiamo.
C’è poco da fare: l’organizzazione rende la vita più semplice. La mia scrivania, per esempio, è un vero disastro: fogli, foglietti, agende, penne, documenti, lettere, libri… Lavorarci sopra è complicato.
Ho terminato la prima parte dell’articolo sulla motivazione intrinseca accennando al fatto che stimolare quella estrinseca ci può essere d’aiuto se il nostro obiettivo è quello di spingere i nostri ragazzi a studiare.
Uhhh la motivazione!! Tutti abbiamo bisogno di motivazioni (a volte anche solo per truccarci o andare al lavoro) e le cerchiamo continuamente dentro o fuori di noi. La motivazione allo studio per i nostri ragazzi, poi, è fondamentale perché è quello che li muove verso l’apprendimento.
E così, eccoci arrivati ad un nuovo anno scolastico. L’estate è volata, almeno per me. D’altronde è sempre così: a giugno ti sembra di avere davanti un’infinità di tempo, ma in realtà non è mai così.
La rabbia. Brutta bestia. A volte i nostri bambini, e penso a quelli con ADHD o con la sindrome di Asperger, hanno crisi di rabbia difficili da gestire. Spesso non si riesce nemmeno a capire qual è la causa scatenante, ma una ragione c’è, c’è sempre.
I compiti a casa sono quasi sempre una problematica condivisa da molti genitori. Sia che i bambini vadano a scuola solo il mattino, sia che finiscano nel pomeriggio, i compiti riguardano tutte le famiglie.