Avevo già parlato QUI della preparazione della cartella, ma oggi vorrei scendere un po’ più nel dettaglio. Come dicevo in quell’articolo, il problema dell’organizzazione di libri e quaderni si presenta quando questi cominciano ad essere numerosi.

Il tempo è quello che manca sempre. Per quanto mi riguarda, mi sembra che, per quanto sia brava ad organizzare, arrivo sempre a sera con il fiatone. Capita anche a te? Dimmi di sì che così mi sento meno sola!

Finalmente è arrivato il mese di maggio! I miei ragazzi stanno già facendo il conto alla rovescia perché finalmente si inizia ad intravedere la fine di quest’anno scolastico.

Sull’onda del riscontro positivo che ha avuto l’articolo L’aquila e topolino, ecco qui un’altra strategia spicciola che si può applicare immediatamente e che può dare i suoi risultati.

Le strategie di studio!  Spesso sono quelle che mancano ai nostri ragazzi. Esiste un metodologia per qualunque cosa, ma per lo studio no. Questo è vero proprio perché ognuno di noi ha il suo stile cognitivo e di apprendimento.

L’impotenza appresa è una ragnatela nella quale i nostri ragazzi con bisogni educativi speciali, più di tutti gli altri, rischiano di cadere e di restarne invischiati.

Non mi stancherò mai di ripetere che noi mamme siamo le prime educatrici dei nostri figli.

Noi mamme che affianchiamo i nostri figli nei compiti, vorremmo che imparare fosse semplice. Vogliamo aiutare i nostri ragazzi e rendere più leggere le loro difficoltà.

Si parla moltissimo di mappe concettuali. Viene consigliato a tutti gli studenti, non solo a quelli con bisogni educativi speciali, di utilizzare questo strumento. Esistono anche molti programmi per crearli in modo agevole su computer e su tablet.

Studiare è una cosa, ricordare per l’interrogazione è un’altra. Far diventare il ricordo una conoscenza ancora una terza cosa.